Il mercato sta con Blu

1973581_1007907725930045_4582103673214093730_oNulla di nuovo sul fronte arte. Tutti gli artisti, scrittori, creativi, prima o poi hanno fatto una cernita delle loro opere, eliminandone qualcuna per i più disparati motivi, famosa la massima di Bulgakov “i manoscritti non bruciano”  che intendeva denunciare il governo dell’ URSS ed esprimere la sua frustrazione per la condizione di letterato respinto in ogni sua iniziativa. Più o meno è quanto sta accadendo all’artista/writer Blu, il quale ha cancellato il suo ultimo lavoro per denunciare le mostre istituzionali che tolgono le opere dalla strada e le mettono fuori contesto, secondo lui questa è una forma di prevaricazione. Chi lo dice che un graffito che nasce site-specific dovrebbe morire tale?  A questo punto, secondo questa logica, anche il Museo Egizio di Torino dovrebbe trovarsi a El Cairo ai piedi delle piramidi! Non solo un operazione mediatica quindi, interessante perché la cancellazione di un graffito sia partita dell’autore stesso, ma anche azione politica che se priva di qualsiasi giustificazione renderebbe il gesto esclusivamente azione estetica.  L’arte ha le sue leggi, i suoi mercati, le sue strade e questo Blu lo sa benissimo, come sa che un operazione di strada, definita un reato, secondo la legge, è assurdo che poi venga esposta e resa istituzionale, per intenderci è come se da domani il Ministero degli interni organizzasse workshop sulla legalità tenuti da criminali con sentenze passate in giudicato. Il mercato dell’arte e con esso le istituzioni, non stanno facendo altro che mostrarci un controsenso, dal quale e per il quale le autorità governative legiferanti dovrebbero partire e prendere spunto per rivedere le loro leggi. La protesta di Blu è interessante ma cade nel limbo della vana protesta se non è accompagnata da tutta una serie di persone e argomenti che fanno quadrato intorno alla sua azione. A questo punto, io non sto solo con Blu, ma sto con tutti quelli che continuano a regalare magnifici graffiti e che continuano a sperimentare con questo tipo di arte, sia per le strade e negli angoli tristi delle città sia dentro le gallerie.

Lucano

Pubblicato da lucanonellospazio

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